Comunicare significa scambiare informazioni, bisogni, emozioni, messaggi, tra due o più persone coinvolte in un’interazione. Attraverso questo importante e potente processo naturale e immediato, gli individui entrano in contatto tra loro. Si può comunicare in molti modi, sia mediante segnali verbali che non verbali. Mentre la comunicazione verbale si basa sul linguaggio, e quindi avviene grazie all’uso delle parole cui vengono attribuiti significati simbolici, quella non verbale comprende una serie di segnali corporei e paralinguistici che possono assumere significati diversi, a seconda della relazione, del contesto, del momento in cui si verificano e delle parole che eventualmente sostengono e accompagnano.
La comunicazione non verbale ( extraverbale e paraverbale ) è dunque un importante linguaggio di relazione che sostiene e completa la comunicazione verbale e spesso lascia emergere in modo inconsapevole contenuti profondi che l’emittente non aveva intenzione di rivelare, o in alcuni casi, di cui non aveva neppure consapevolezza.
Questo rende particolarmente interessante la conoscenza dei diversi canali attraverso cui essa si manifesta, per la gestione dei rapporti interpersonali e per un miglioramento della vita sociale e lavorativa.
Nella seconda parte del corso vengono illustrate le modalità di applicazione della comunicazione paraverbale ed extraverbale in riabilitazione e come queste, se applicate, attivano, aumentano o sostituiscono le competenze comunicative verbali in qualsiasi età della vita. Ad esempio spesso in un paziente cerebroleso si punta prevalentemente alla riacquisizione di una competenza verbale, sia pute minima e per i bisogni primari e si trascura invece di riattivare la sfera di comunicazione corporea, di espressione facciale e di modulazione del tono della voce. Queste modalità aumenterebbero in maniera rilevante la competenza comunicativa del soggetto, rendendo più numerose e più efficaci le sue risposte e le sue richieste, riducendo la possibilità che un deficit della comunicazione possa determinare l’instaurarsi di uno stato depressivo. Anche un soggetto in età evolutiva può riportare gli stessi benefici se in termini di abilitazione e di educazione si pone attenzione alla globalità della comunicazione
|
1^ giornata Ore 8,30. Registrazione dei partecipanti Ore 09.00 Apertura dei lavori. Presentazione del corso La comunicazione. Comunicazione verbale, extraverbale e paraverbale ( lezione frontale) Ore 10.00 La comunicazione extraverbale. Applicazioni in riabilitazione ( lezione frontale) Ore 11.00 pausa Ore 11.15 Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 13.15 – pausa
ore 14.30 La comunicazione corporea. Riflessioni in età evolutiva ed in età adulta( lezione frontale) Ore 15.30 Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 17.00 pausa Ore 17.15 Le espressioni facciali. Riflessioni in età evolutiva ed in età adulta ( lezione frontale) Ore 18.00 Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 18,45. Chiusura dei lavori della prima giornata
2^ giornata Ore 9.00 La comunicazione paraverbale ed il fenomeno “voce” ( lezione frontale ) Ore 10.00 Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 11,00 pausa Ore 11,15 Voce e comunicazione in età evolutiva. Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 13,15—pausa Ore 14,30 Voce e comunicazione in età adulta Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 17.00 pausa Ore 17.15 Voce e comunicazione in età geriatrica Presentazione di casi clinici. Lavoro di gruppo con produzione di rapporto finale Ore 18,45 Chiusura dei lavori. Consegna dei questionari
|